“Nelle pagine che seguono, ho riportato episodi della mia storia e di quella della mia famiglia, le mie amicizie, alcune esperienze significative e le mie idee su povertà, pace, religione, Stati, urbanistica, musei, arti dello spettacolo, innovazione, creazione di ricchezza, competizione, corruzione, regolamentazione governativa, teoria economica, scienza del marketing, responsabilità sociale d’impresa, marketing sociale, trasformazione, turbative di mercato, organizzazioni no profit, collezionismo, branding, finalità del business e felicità.”
Così introduce la sua autobiografia Philip Kotler, l’autore che più di chiunque altro ha dato al marketing ed agli studi di management. Per questo motivo, la vita di quest’uomo incuriosisce ed appassiona in modo particolare non solo chi lo ha letto, studiato, insegnato e applicato nel rispettivo ruolo di studente, docente e manager aziendale ma anche chiunque abbia voglia di andare al di là dell’immagine spesso stereotipata di “personaggi” più o meno famosi.
È un testo scorrevole in cui ti perdi negli anni che attraversano mezzo secolo di storia ed economia, di aziende, di Paesi e culture diverse ma soprattutto di uomini e donne che hanno reso unica la vita del protagonista e della sua famiglia. Da Occidente ad Oriente, da Nord a Sud: il mondo si è pian, piano ridotto da una vastità non ben definita a luoghi cari all’autore: da Chicago all’Italia, dal Giappone alla Svezia, dall’Indonesia al Brasile; passando dal marketing tradizionale ad esplorare temi sempre più attuali: le arti dello spettacolo, i musei, la politica, il web, il sociale, la tutela dell’ambiente e perfino la religione come campi di applicazione del marketing e dei suoi principi. Una lettura suggerita a tutti quelli che sanno ancora sognare sapendo di poter realizzare i propri sogni fino a poter affermare – come fa Kotler della propria passione: “Il marketing mi è piaciuto molto in tutte le sue dimensioni”. (EKIS Edizioni, 2018)
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